Una canzone e il film da cui è tratta che sono il simbolo di un’epoca, l’emblema dell’epoca d’oro della disco music, non solo un genere musicale ma un vero fenomeno sociale e culturale. “La febbre del sabato sera” (“Saturday Night Fever“), diretto dal regista John Badham e arrivato sugli schermi nel 1977, oltre a lanciare la carriera di un giovane John Travolta, segnerà per sempre anche l’identità musicale dei Bee Gees, autori e interpreti di varie canzoni del film, tra cui la celebre e ballatissima “Stayin’ Alive“. In realtà la band dei fratelli Barry, Robin e Maurice Gibb, nati in Inghilterra ma cresciuti in Australia, quando tutto il mondo verrà contagiato dalla febbre del sabato sera, è già in attività da molto tempo, essendosi formata agli inizi degli anni 60, e avendo pubblicato il primo disco nel 1965. Verso la metà degli anni 70 il gruppo si sta staccando dal pop un po’ mieloso degli esordi, e sta sperimentando nuove strade inserendo nelle proprie canzoni una ritmica più marcata ispirata alla moda ormai dilagante della musica da discoteca…
Puoi leggere la storia completa qui:
Autori: Barry Gibb / Robin Gibb / Maurice Gibb
Anno di pubblicazione: 1977
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https://www.youtube.com/watch?v=fNFzfwLM72c
[…] al 18o° posto nella sua Lista delle 500 migliori canzoni di sempre, prima per intenderci di “Stayin Alive” dei Bee Gees (189ª) e di “Come together” dei Beatles (202ª), e sulla […]
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[…] conquistando la prima posizione il 29 aprile 1978 prima di essere scalzata dal rullo compressore Stayin’ alive dei Bee Gees. Ovviamente per i vecchi fans del cantante, Sorrenti ha venduto l’anima al […]
Per sempre nel cuore….