Nel 1979 i Pink Floyd sono a un punto di svolta. Già da tempo la partecipazione del tastierista Richard Wright è molto scarsa, si è trasferito in Grecia con la nuova moglie e ha una dipendenza da cocaina (peraltro sempre smentita dal musicista), così il bassista Roger Waters, dopo l’ennesima litigata licenzia il tastierista e prende in mano definitivamente le redini del gruppo, componendo da solo il monumentale “The Wall”, concepito fin dalla genesi come album, film e spettacolo dal vivo. Il disco esce il 30 novembre 1979 ed occupa la posizione numero 3 nel Regno Unito e la numero 1 negli Stati Uniti, restandovi per 15 settimane. “The Wall” racconta la storia di un personaggio fittizio: una rockstar di nome Pink che, a causa di una serie di traumi psicologici, arriva a costruirsi un “muro” mentale attorno ai propri sentimenti dietro al quale si isola. I disagi, soprattutto infantili, che portano Pink a questa scelta drammatica sono la morte del padre verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, la madre iperprotettiva, gli insegnanti scolastici eccessivamente autoritari ed avvezzi alle punizioni corporali e i tradimenti della moglie.
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Autori: Roger Waters
Anno di pubblicazione: 1979
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